KWh: significato e come calcolarlo sulle bollette

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kWH definizione e come si calcola
kWh significato e definizione

Il kWh corrisponde alla quantità di energia elettrica consumata in un'ora. Andiamo a vedere quali sono le differenze tra kW e kWh e perché è importante conoscere con precisione queste grandezze, ai fini di una corretta gestione delle bollette e, in generale, del rapporto con il tuo fornitore di energia elettrica.

KWh significato

Il Kilowattora (kWh) misura la quantità di energia elettrica che hai consumato in un'ora di tempo. Si distingue dal kW, il quale rappresenta la quantità di potenza elettrica consumata in un istante.

Per avere dei riferimenti più precisi rispetto al ruolo del kWh nelle bollette della corrente, è utile partire dall'introduzione del concetto di energia elettrica.

Cos'è l'energia elettrica? L'energia elettrica è il lavoro (L) compiuto da un elettrodomestico affinché possa funzionare regolarmente. Si calcola moltiplicando la Potenza (P) per il tempo (t). Poniamo il caso che tu abbia un forno elettrico con una potenza pari a 2 kW e che lo abbia utilizzato per la cottura di un cibo per 3 ore. Di conseguenza, l'energia consumata sarà data dalla potenza (2 kW), moltiplicata per le ore di utilizzo (3). In queste circostanze, ti ritroveresti dunque ad aver consumato, nelle tre ore di utilizzo del forno elettrico, 6 kWh.

Si intuisce abbastanza facilmente quali siano le origini dell'unità di misura kWh. Se da una parte abbiamo la potenza che si misura in kW, dall'altra abbiamo il tempo che si misura in ore (h). Il prodotto della potenza per il tempo restituisce come unità di misura, per l'appunto, il kWh.

Cos'è il kW (Kilowatt)

Abbiamo poc'anzi accennato brevemente alla differenza tra kW e kWh. È il momento di approfondire il concetto di Kilowatt, per evitare che si possa generare confusione.

Il kW è l'unità di misura della potenza. Limitatamente al settore dell'energia elettrica e ai contatori, quando parliamo di kW ci riferiamo alla potenza massima che i contatori possono raggiungere per prelevare l'energia dalla rete.

Se ti è capitato di sottoscrivere un contratto di energia elettrica o anche semplicemente osservare una bolletta, avrai forse notato che in tutte le fatture è riportato un dato importante, vale a dire la potenza del contatore.

Conoscere la potenza del contatore è fondamentale ma lo è altrettanto avere informazioni precise sui consumi in kW dei tuoi elettrodomestici. Infatti, qualora all'interno della tua abitazione vengano utilizzati contemporaneamente apparecchi che complessivamente vadano ad assorbire un quantitativo di energia maggiore rispetto alla potenza del contatore, quest'ultimo rischierebbe di saltare.

  • Come evitare di far scattare il contatore?
  • Facendo attenzione a non mettere in funzione contemporaneamente apparecchi che assorbono troppa energia;
  • Chiedendo al tuo fornitore di energia elettrica l'aumento della potenza del contatore.

Per essere ancora più precisi, è doveroso sottolineare che nelle bollette della luce compare un'ulteriore distinzione tra:

  1. Potenza impegnata;
  2. Potenza disponibile.

La potenza impegnata è la potenza stabilita a livello contrattuale per la tua utenza. Nella stragrande maggioranza delle utenze domestiche, gli utenti optano per una potenza impegnata pari a 3 kW. 

Per potenza disponibile s'intende, invece, il numero massimo di kW che il contatore può reggere. Qualora venga superata tale soglia, il contatore inevitabilmente scatterebbe e si interromperebbe momentaneamente la fornitura dell'energia elettrica.

Potenza Impegnata e Potenza Disponibile: cosa accade nei contratti di fornitura? I fornitori di energia elettrica prevedono, a livello contrattuale, la possibilità di utilizzare il 10% in più della potenza impegnata. Dunque, per contatori di 3 kW puoi usufruire di una potenza fino ad un massimo di 3,3 kW. Questo significa che, nel caso in cui i tuoi elettrodomestici assorbano un quantitativo di energia maggiore rispetto alla potenza impegnata ma minore rispetto a quella disponibile, non si verificherebbe alcuna interruzione della corrente.

In generale, in fase di stipula di un nuovo contratto per l'energia elettrica, conviene riporre attenzione nella scelta della potenza del contatore. Generalmente, è possibile scegliere tra vari livelli di potenza, a seconda delle abitudini di consumo e degli elettrodomestici utilizzati:

  • 1,5 kW (piccole abitazioni);
  • 3 kW (il più utilizzato ed indicato per famiglie composte da 3-4 persone);
  • 4,5 kW;
  • 6 kW;
  • 10 kW.

Quanto costa 1 kWh di Energia Elettrica?

A questo punto, per avere una stima attendibile dei costi in bolletta, avrai bisogno di sapere qual è il costo di 1 kWh di energia elettrica. Nelle bollette dell'energia elettrica compaiono, ormai già da tempo, le cosiddette fasce di consumo.

Cosa significa tutto ciò? Molto semplicemente, il costo dell'energia elettrica potrebbe non essere lo stesso durante l'arco della giornata. L'unica eccezione riguarda le cosiddette tariffe monorarie, le quali prevedono lo stesso costo dell'energia per tutte le ore della giornata e per tutti i giorni della settimana.

Oggigiorno, però, con il passaggio ai contatori elettronici, è molto probabile ritrovarsi in bolletta la tariffa bioraria, composta, da un lato, dalla fascia di consumo F1 e, dall'altro, dalla fascia F23, vale a dire dall'aggregazione tra le fasce F2 ed F3. 

Dai un'occhiata alla seguente tabella per saperne di più sugli orari delle varie fasce di consumo.

Fasce di Consumo
Nome Fascia Fascia Oraria
F0
  • H24, costo dell'energia identico in tutti i giorni e le ore dell'anno.
 
F1
  • Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8:00 alle ore 19:00.
F2
  • Dal Lunedì al Venerdì dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00;
  • Sabato dalle ore 7:00 alle 23:00.
F3
  • Dal Lunedì al Sabato dalle 00:00 alle 7:00 e dalle 23:00 alle 24:00;
  • Tutte le ore domenicali e dei giorni festivi 1° Gennaio, 6 Gennaio, Lunedì dell'Angelo, 25 Aprile, 1 Maggio, 2 Giugno, 15 Agosto, 1° Novembre, 8 Dicembre, 25 Dicembre, 26 Dicembre.

Conoscere le fasce di consumo è importante ma lo è ancora di più interpretare le variazioni dei costi a seconda della fascia di utilizzo degli elettrodomestici. Nello specifico, per quanto concerne le tariffe biorarie, valgono le seguenti disposizioni:

  1. Ore di punta fascia F1 (dal Lunedì al Venerdì dalle 8:00 alle 19:00, esclusi i giorni festivi);
  2. Ore non di punta fascia F23 (Dal Lunedì al Venerdì dalle 19:00 alle 8:00, h24 nei weekend e nei giorni festivi).

Nelle ore di punta l'energia elettrica costa di più mentre nelle rimanenti ore e nei giorni festivi il costo è più basso. Per capire in che modo sono distribuiti i tuoi consumi, ti basterà prendere una delle tue ultime bollette. 

Nell'area dedicata ai consumi fatturati, è probabile che ti ritroverai con una suddivisione tra ore piene ed ore vuote. Le ore piene sono quelle di punte (fascia F1), quelle vuote rappresentano le ore non di punta (fascia F23). La somma tra i consumi nelle ore piene e in quelle vuote restituirà il totale dell'energia consumata in kWh nel periodo di fatturazione indicato.

A questo punto, conoscendo i consumi in kWh ed il costo che ti è stato addebitato per quei consumi, puoi facilmente risalire al costo medio al kilowattora dell'energia elettrica (a prescindere dalla fascia oraria). Ti basterà suddividere il costo inserito in fattura per i consumi energetici per il totale dell'energia consumata.

Perché è fondamentale conoscere il costo al kWh dell'energia elettrica?

Avendo a disposizione questo dato, avrai la possibilità di capire molto più facilmente se il prezzo al kWh che stai pagando è in linea con il mercato o se, al contrario, stai pagando una cifra eccessivamente alta.

Occhio ai consumi! È importante fare attenzione ai propri consumi di energia elettrica, evitando di attribuire unicamente al fornitore le responsabilità di una bolletta eccessivamente salata. Abbiamo visto come, nelle tariffe biorarie, vi sia la possibilità di usufruire di un prezzo più basso, a condizione che i consumi si concentrino prevalentemente nella fascia F23.

Questo discorso, però, non ti esime dal confrontare i prezzi e dal valutare le opportunità che offre il settore dell'energia elettrica, alla ricerca di fornitori più convenienti che possano non soltanto proporti un costo al kWh più basso ma, in generale, condizioni maggiormente in linea con le tue abitudini ed esigenze di consumo.