Decreto Bersani e Mercato Libero, cosa è cambiato?

Aggiornato in data
min. di lettura
Info luce gasInfo contatori luce gas

Fine Mercato Tutelato 1 luglio 2024 per la Luce!

Non sai cosa fare? Ti aiutiamo noi! Il servizio è gratuito e senza impegno.

02 947 587 72 O Fatti richiamare gratis      
Servizio gratuito valutato valutato 4.8
Info
chiusura mercato tutelatochiusura mercato tutelato

Fine Mercato Tutelato 10 gennaio per il gas e il 1° aprile 2024 per la luce!

Non sai cosa fare? Ti aiutiamo noi! Il servizio è gratuito e senza impegno.

Fatti richiamare gratis      
Servizio gratuito valutato valutato 4.8
Più info
decreto bersani
decreto bersani energia elettrica

Il Decreto Legislativo n. 79 del 16 marzo 1999, meglio noto come Decreto Bersani, ha portato grandi cambiamenti non solo nel mondo dell'energia, ma anche in quello della telefonia e delle assicurazioni. Scopri tutte le novità che sono state introdotte dal Decreto Bersani.

Il Decreto Legislativo n. 79 del 16 marzo 1999, altrimenti noto come Decreto Bersani dal nome del suo ispiratore (l'allora Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato Pier Luigi Bersani), è stato uno dei provvedimenti più importanti nel mondo dell'energia. Introducendo il principio di libera concorrenza nel settore elettrico, ha dato il via ad un pacchetto di liberalizzazioni che, con il Decreto Bersani bis del 2007 ha interessato altri settori tra cui i mutui, la telefonia e le assicurazioni.

I principali cambiamenti introdotti dal Decreto Bersani 

Il Decreto Bersani del 1999 rappresenta il recepimento di una normativa europea (la direttiva comunitaria 96/92/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo del 19 dicembre 1996, concernente norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica). Con questo Decreto Legislativo si introduce in Italia la liberalizzazione del settore elettrico, applicando al mercato il principio di libera concorrenza. Dal 1962 infatti l'Energia elettrica è stata un monopolio in mano al colosso Enel che ne gestiva l'intera filiera, il Decreto Bersani cambia tutto introducendo queste novità: 

  • suddivisione della filiera dell'energia e quindi anche separazione societaria, in generazione (o produzione), trasmissione, dispacciamento, distribuzione e vendita di energia elettrica
  • imposizione di un soglia massima pari al 50% dell'energia prodotta in Italia all'ex monopolista Enel e obbligo di vendita della capacità di produzione ad altri operatori
  • creazione di una società che gestisce in regime di monopolio la trasmissione dell'energia elettrica in alta media e bassa tensione (Terna)
  • conferimento della rete di distribuzione dell'energia in concessione ad unici distributori locali (ossia in regime di monopolio locale)
  • apertura graduale del mercato della vendita di energia secondo il principio di libera concorrenza. 

Nasce così il mercato libero dell'energia, quello in cui i fornitori di energia sono società di vendita che producono direttamente energia elettrica o la acquistano da terzi, per rivenderla alle condizioni economiche più vantaggiose a clienti con i quali stipulano un contratto diretto. 

La seconda parte: il Decreto Bersani bis

Ufficialmente Decreto Legge 31 gennaio 2007 n.7, il Decreto Bersani bis rappresenta la seconda parte del pacchetto di liberalizzazioni introdotte dal Decreto del 1999. Continua quindi lo sforzo di apertura dei mercati per favorire il consumatore che può scegliere la soluzione più vantaggiosa per le sue esigenze. I settori su cui interviene il Decreto Bersani bis sono: 

  • finanziamenti per la casa: elimina le panali in caso di estinzione anticipata del mutuo ed introduce la possibilità di surroga, trasferendo il proprio mutuo da un istituto di credito all'altro
  • telefonia: abolisce i costi fissi per la ricarica del cellulare ed elimina la penale in caso di recesso anticipato di contratti nei confronti di tutti gli operatori di telefonia, reti televisive e di comunicazione elettronica
  • tariffe aeree: impone la trasparenza di offerte e pubblicità dei voli aerei che dovranno quindi riportare i prezzi finali comprensivi di tutte le spese, l'indicazione della tratta (sola andata o andata e ritorno) e le condizioni di prenotazione e disponibilità dei posti

La liberalizzazione del mercato dell'energia

Il Decreto Bersani è stato senza dubbio il cambiamento più radicale nel mondo dell'energia. Con la liberalizzazione del mercato e l'apertura alle aziende private, i clienti hanno la possibilità di scegliere il fornitore che preferiscono. Attualmente coesistono due mercati energetici: 

  1. Mercato Libero: quello introdotto dal Decreto Bersani dove le aziende private hanno la libertà di definire le tariffe di vendita dell'energia; è caratterizzato da alta concorrenza e da un grande numero di fornitori
  2. Mercato Tutelato: il costo della componente energia è uguale per tutti i fornitori ed è definito dall'Autorità per l'Energia (ARERA) che lo aggiorna ogni 3 mesi in base all'andamento dei mercati all'ingrosso; il mercato tutelato verrà gradualmente assorbito da quello libero fino alla sua scomparsa, prevista per luglio 2024.

La fine del mercato tutelato è stata più volte prorogata per permettere al maggior numero di clienti di scegliere un fornitore del mercato libero; attualmente la scadenza è fissata a luglio 2024. Per chi non avesse effettuato il passaggio al mercato libero entro questa data non sono previste né multe né sanzioni, ma l'assegnazione automatica di un fornitore provvisorio per 6 mesi, durante i quali il cliente può scegliere un nuovo fornitore del mercato libero con l'offerta più vantaggiosa. 

La liberalizzazione del mercato del gas Il Decreto Legislativo n 164 del 23 maggio 2000, anche noto come Decreto Letta, dal nome dell'allora ministro Enrico Letta, continua la stagione delle liberalizzazioni avviate dal Decreto Bersani introducendo anche nel mercato del gas il principio di libera concorrenza. Similmente a quanto avvenuto per il mercato dell'energia elettrica, separa i ruoli della filiera (importazione, trasporto e dispacciamento, distribuzione, vendita di gas naturale), sblocca il monopolio di stato allora detenuto dalla società Snam (di proprietà dell'Eni) e permette l'ingresso di vari player in concorrenza tra loro.

Come cambia l'RCA dopo il Decreto Bersani

Con la Conversione in Legge del Decreto Bersani bis, l'articolo 134 del codice delle assicurazioni viene modificato inserendo il comma 4-bis: 

L'impresa di assicurazione, in tutti i casi di stipulazione di un nuovo contratto, relativo a un ulteriore veicolo della medesima tipologia, acquistato dalla persona fisica già titolare di polizza assicurativa o da un componente stabilmente convivente del suo nucleo familiare, non può assegnare al contratto una classe di merito più sfavorevole rispetto a quella risultante dall'ultimo attestato di rischio conseguito sul veicolo già assicurato.

A partire dal 16 febbraio 2020 quindi, chiunque assicura un veicolo nuovo o usato e non abbia avuto sinistri negli ultimi 5 anni, può ereditare la Classe di Merito (CU) di un famigliare convivente.

Come usufruire dei vantaggi del Decreto Bersani

Il processo di liberalizzazione e apertura dei mercati è introdotto a beneficio e tutela dei consumatori

Tra i vantaggi della liberalizzazione del mercato dell'energia c'è la possibilità di scegliere tra numerosi fornitori quello con l'offerta più adatta alle proprie esigenze. Se hai ancora un contratto di fornitura nel mercato di maggior tutela, valuta il passaggio al mercato libero; è gratuito non prevede interruzioni del servizio né interventi tecnici al contatore luce o al contatore gas. Confronta le offerte di più fornitori luce e gas come:

Per usufruire dei vantaggi del Decreto Bersani sull'assicurazione auto (RCA, Responsabilità Civile Autoveicoli) basta indicar in fase di stipula o di rinnovo della polizza la classe di merito del famigliare convivente che si vuole venga attribuita. Le condizioni sono che l'assicurato appartenga allo stesso nucleo famigliare (da dimostrare con una copia aggiornata dello "stato di Famiglia") e che questi abbia una polizza attiva. In caso di rinnovo della polizza, si può usufruire del Decreto Bersani solo se nell'Attestato di Rischio (ATR) non sono presenti sinistri nei 5 anni precedenti.